Cosa penso di questo libro? Il titolo non mantiene le promesse. Riordinare ha il significato di organizzare se stessi e i propri spazi, tuttavia non può risolversi solo in un buttare il superfluo (benché questo sia uno dei principi del disordine). È importante anche saper dare nuova vita a oggetti che possediamo, ma che hanno perso il nostro interesse e non sono di uso quotidiano. Il riciclo di quanto già abbiamo è la base del risparmio ed è molto creativo. Poco spazio ai principi di organizzazione e razionalizzazione, molto spazio al buttare in maniera istintiva e poco riflessiva. Incongruenza sul rapporto umano con gli oggetti e il loro buttarli senza pensarci più di tanto. Uno spazio semivuoto e arioso genera benessere, uno spazio riorganizzato, funzionale e pulito ancor di più! Mi aspettavo indicazioni creative e funzionali sulla riorganizzazione degli spazi, tipo collocazioni in base a categorie d' uso, frequenza, canoni estetici in grado di suscitare sensazioni di calma ecc.

Da leggere fino alla fine perché negli ultimi capitoli e’ racchiuso il senso più profondo del riordino inteso dall’autrice e come consiglio per i lettori. Libro interessante, fa vedere il riordino, la casa e le proprie cose da un punto di vista nuovo!

Alcune ovvietà ripetute come un mantra, alcune stupidaggini. Più che tecniche per il riordino (che ci sarebbero eccome) il concetto che domina è di sbarazzarsi di tutto ciò che non è indispensabile in base alle emozioni provate.

Scritto da una giapponese e rivolto a una donna giapponese di città: casa piccola, con armadi in cui riporre tutto, ma proprio tutto. Tutto ciò che non è amato viene buttato, con orgoglio, a prescindere dal suo valore o possibile riuso. Non esiste concetto di "spreco". Esiste invece un radicato maschilismo, che appare in continuazione e riconduce la donna ad una geisha cui sia permesso lavorare in attesa di sposarsi. Estrapolando le informazioni utili ad un pubblico europeo, sarebbero necessarie solo una decina di pagine.

È sorprendente come l'esperienza di vita di un'altra cultura possa tuttavia far riflettere sul nostro rapporto con le cose. Penso che non sia né banale né semplice. Il metodo della Kondo è radicale ma necessario se ciò che desideriamo è vivere più felici con noi stessi e con le cose che ci circondano.

Interessante e con degli spunti senza dubbio preziosi. Mi sta aiutando a fare pulizia e liberare spazio. Ma ci sono elementi come l'anima delle cose, il fatto che la casa vada ringraziata che non appartengono alla nostra cultura e mi destabilizzano.

Libro simpatico e fruibile! Ottimo ascolto!

Da leggere

Questo è un libro manuale da leggere e rileggere forse in periodi diversi della nostra vita. Ad oggi, non mi ha dato nulla in più per stimolarmi a "riordinare", essendo una che punta al minimalismo e non all'accumulo seriale. In casa ne ho uno che accumula e periodicamente riordino io gli spazi. Penso però che arriverà quel giorno del "grande riordino".

Prendere coraggio e lasciare andare gli oggetti.Tutte le cose hanno un ciclo di vita, lasciamole fluire e completare il loro corso. Ci hanno regalato molte emozioni ma lasciamone spazio per altre che dobbiamo ancora vivere