Ho iniziato a leggere del Commissario Lobosco con un po' di incertezza e sussiego, ma mi sono lasciata coinvolgere nel suo lavoro e dal suo carattere, dall'amore x la sua terra e la giustizia, dal cibo che cucina e gusta, che aspetto impaziente una prossima occasione di incontro che l'autrice non ci vorrà negare!!

Mi mancava Lolita

Buon ritorno della serie.

Piacevole e scorrevole, ricco di vita vera ma con la solita ironia.

Ho trovato un po' di stanchezza post pandemia nei personaggi, che sembrano trascinarsi nella solita quotidianità.

Noioso oltre ogni limite! Prosa sciatta, la commissaria griffata dalla testa ai piedi che per risolvere i casi investigativi deve calzare soltanto scarpe Loboutin, non convince più come nei primi romanzi! Deprecabile la tirata buonista per dare risalto esclusivamente al dramma dei poveri migranti sfruttati e maltrattati. Dispiace, ma purtroppo ANCHE noi italiani che abbiamo perso il lavoro grazie alla pandemia ci ritroviamo costretti talvolta ad accettare di lavorare in nero e con paghe da fame. Chi è povero viene sfruttato qualunque sia il suo colore di pelle, è questa la realtà italiana.

Lolita è una garanzia! È una bravissima poliziotta nonché un'ottima narratrice di fatti attuali. Anche le sue ricette non sono per nulla male, lasciano l'acquolina in bocca e la voglia di provarle. Al prossimo episodio!!!

Per la prima volta il racconto della storia di Lolita è in terza persona e non più in prima, non so se intenzionalmente. Mi ha coinvolto di + il libro precedente della saga ma in complesso la storia fila e la narratrice è bravissima ad interpretare il commissario. Promosso!

Lolita lobosco è un personaggio che si fa amare anche perché ormai la conosciamo e prevediamo i suoi pensieri e le sue mosse . Oppure no ?

Interessante “giallo” dei nostri tempi