«Non lo so ancora, ma il fine settimana in cui Anita Palomba trova me, la sua figlia americana, è lo stesso in cui perde l’uomo della sua vita…» Frida ha sedici anni quando dall’Illinois approda a Castellammare di Stabia per uno scambio culturale. È un mondo di contrasti quello che la aspetta, un paesaggio in cui la schiuma bianca dell’acqua batte sulla sabbia nera vulcanica, in cui la roccia, gli alberi scuri del monte Faito incontrano il mare azzurro del golfo di Napoli, in cui la pastasciutta deborda dai negozi di Gragnano con le insegne schiarite dal troppo sole… È un mondo in cui gli opposti interagiscono e si completano, proprio come vuole il Tao: terra e acqua, giorno e notte, bene e male, italiano e dialetto. Un anno di scuola e di vita in una famiglia italiana rappresenteranno per lei una stagione di scoperte, di shock culturale, di entusiasmo, di amore, di dolore e di crescita, in un sovvertimento di sensi che, ancora una volta dopo Perduti nei Quartieri Spagnoli, affascina e spiazza il lettore italiano offrendo un punto di vista empatico, sorprendente, su di noi e sulle nostre vite. Ma su tutti, da subito, Mamma Anita s’impone come un personaggio grandioso: estroversa, carnale, priva di schemi, un ciclone di donna che afferra Frida con impeto eppure, a suo modo, con delicatezza, portando una ragazza che è poco più di una bambina nel mondo delle donne adulte, dei sentimenti, delle passioni, dei tormenti interiori, una formazione anche dura, in cui gli schiaffi si alternano alle carezze. Così Frida cresce, attraverso l’educazione di Anita e la storia d’amore con Raffaele, un ragazzo lontano dal suo mondo e vicino a quello della camorra, e che però, più di tutti, porta impresso il marchio di una ferita, di una bruciante dolcezza.
© 2021 Giunti Editore S.p.A (Ljudbok): 9788809953116
Utgivningsdatum
Ljudbok: 16 december 2021
«Non lo so ancora, ma il fine settimana in cui Anita Palomba trova me, la sua figlia americana, è lo stesso in cui perde l’uomo della sua vita…» Frida ha sedici anni quando dall’Illinois approda a Castellammare di Stabia per uno scambio culturale. È un mondo di contrasti quello che la aspetta, un paesaggio in cui la schiuma bianca dell’acqua batte sulla sabbia nera vulcanica, in cui la roccia, gli alberi scuri del monte Faito incontrano il mare azzurro del golfo di Napoli, in cui la pastasciutta deborda dai negozi di Gragnano con le insegne schiarite dal troppo sole… È un mondo in cui gli opposti interagiscono e si completano, proprio come vuole il Tao: terra e acqua, giorno e notte, bene e male, italiano e dialetto. Un anno di scuola e di vita in una famiglia italiana rappresenteranno per lei una stagione di scoperte, di shock culturale, di entusiasmo, di amore, di dolore e di crescita, in un sovvertimento di sensi che, ancora una volta dopo Perduti nei Quartieri Spagnoli, affascina e spiazza il lettore italiano offrendo un punto di vista empatico, sorprendente, su di noi e sulle nostre vite. Ma su tutti, da subito, Mamma Anita s’impone come un personaggio grandioso: estroversa, carnale, priva di schemi, un ciclone di donna che afferra Frida con impeto eppure, a suo modo, con delicatezza, portando una ragazza che è poco più di una bambina nel mondo delle donne adulte, dei sentimenti, delle passioni, dei tormenti interiori, una formazione anche dura, in cui gli schiaffi si alternano alle carezze. Così Frida cresce, attraverso l’educazione di Anita e la storia d’amore con Raffaele, un ragazzo lontano dal suo mondo e vicino a quello della camorra, e che però, più di tutti, porta impresso il marchio di una ferita, di una bruciante dolcezza.
© 2021 Giunti Editore S.p.A (Ljudbok): 9788809953116
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