9,99 €/kk(norm. 19,99 €/kk)
Vain Storytelistä löytyvät sisällöt ja lähes miljoona muuta ääni- ja e-kirjaa ainutlaatuisella tarjouksella. Voimassa vain 13.6.2024 asti.
Lunasta tarjous1 of 16
Tietokirjallisuus
Treccani ha avuto la felice idea di convocare persone di diverse discipline per discutere del Covid e del dopo Covid, inviando loro un testo di Giorgio Agamben dal titolo, e dai contenuti, alquanto provocatori: La medicina come religione (disponibile in rete, sul sito della casa editrice Quodlibet: https://tinyurl.com/y5y5beue). È un testo su cui è difficile incontrare un consenso generale, ma è tuttavia adattissimo a porsi domande sul rapporto fra scienza e politica, sull’esistenza, e quindi sul fondamento, delle credenze collettive che attribuiscono alla scienza, e alla stessa medicina, doti sempre e necessariamente salvifiche, sul fascino, infine, che riescono per parte loro a esercitare le opposte tesi, secondo cui le risultanze scientifiche sono solo ideologie artefatte, usate dal potere per comprimere le libertà altrui.La provocazione ha funzionato e ha generato risposte, analisi e prospettive che, nonostante la necessaria brevità dei contributi, sono davvero a largo spettro. C’è la storia delle relazioni fra scienza e discipline umanistiche, con l’illuminismo di Diderot (e della sua Encyclopédie) che aveva cercato di metterle insieme, la frattura successiva fra positivismo e romanticismo, sino alla traumatica vicenda delle scorse settimane. In essa ci siamo accorti di quanto fosse ancora viva la diffidenza verso la scienza, ma anche, e soprattutto, quanto si fosse in realtà solidificata la certezza che scienza e medicina avessero in tasca la soluzione, cosicché il tonfo più grave è stato quello che ha rimesso al centro delle nostre relazioni umane la paura, la paura di un male inaspettatamente sconosciuto e quindi di un contagio contrastabile solo con il più antico dei rimedi, l’isolamento sociale.
© 2020 Treccani (E-kirja): 9788812008896
Julkaisupäivä
E-kirja: 9. marraskuuta 2020
1 of 16
Tietokirjallisuus
Treccani ha avuto la felice idea di convocare persone di diverse discipline per discutere del Covid e del dopo Covid, inviando loro un testo di Giorgio Agamben dal titolo, e dai contenuti, alquanto provocatori: La medicina come religione (disponibile in rete, sul sito della casa editrice Quodlibet: https://tinyurl.com/y5y5beue). È un testo su cui è difficile incontrare un consenso generale, ma è tuttavia adattissimo a porsi domande sul rapporto fra scienza e politica, sull’esistenza, e quindi sul fondamento, delle credenze collettive che attribuiscono alla scienza, e alla stessa medicina, doti sempre e necessariamente salvifiche, sul fascino, infine, che riescono per parte loro a esercitare le opposte tesi, secondo cui le risultanze scientifiche sono solo ideologie artefatte, usate dal potere per comprimere le libertà altrui.La provocazione ha funzionato e ha generato risposte, analisi e prospettive che, nonostante la necessaria brevità dei contributi, sono davvero a largo spettro. C’è la storia delle relazioni fra scienza e discipline umanistiche, con l’illuminismo di Diderot (e della sua Encyclopédie) che aveva cercato di metterle insieme, la frattura successiva fra positivismo e romanticismo, sino alla traumatica vicenda delle scorse settimane. In essa ci siamo accorti di quanto fosse ancora viva la diffidenza verso la scienza, ma anche, e soprattutto, quanto si fosse in realtà solidificata la certezza che scienza e medicina avessero in tasca la soluzione, cosicché il tonfo più grave è stato quello che ha rimesso al centro delle nostre relazioni umane la paura, la paura di un male inaspettatamente sconosciuto e quindi di un contagio contrastabile solo con il più antico dei rimedi, l’isolamento sociale.
© 2020 Treccani (E-kirja): 9788812008896
Julkaisupäivä
E-kirja: 9. marraskuuta 2020
Astu tarinoiden maailmaan
Ei arvosteluja vielä
Lataa sovellus niin voit osallistua keskusteluun ja kirjoittaa oman arviosi.
Suomi
Suomi