Step into an infinite world of stories
– Sì, però quei suoi tre puntini!... quei tre puntini, eh? – I miei tre puntini sono indispensabili!...
Qui Céline in un'intervista a sé stesso (1955), nel suo stile forsennato, da ossesso recriminante, parla del romanzo tradizionale, cioè ne sparla, poi della razza insopportabile degli scrittori, del cinema, degli editori, ma soprattutto del suo personalissimo modo di scrivere, che va via... alé!... come un metrò emotivo, che acchiappa emozioni; questa la sua trovata, la sua invenzione di stile; e i tre puntini tipici sarebbero le traversine su cui la rotaia del metrò si appoggia. Un libricino che espone, con gli inconfondibili scatti di nervi, i principi della sua poetica e la novità che in letteratura ha portato, da tanti in seguito imitata; anche se tutti imitatori incapaci, lui dice. L'intervistatore, che è sempre Céline, è un po' tonto, fa fatica a capire, finché sbotta: porca paletta! fulmini e saette! orpo d'un'ostia! La traduzione di Gianni Celati e Lino Gabellone tiene ammirevolmente vivo questo modo di straparlare argotico, eccitato, orale, debordante. Su cui Celati scrive in postfazione una nota.
© 2020 Quodlibet (Ebook): 9788822911049
Translators: Gianni Celati, Lino Gabellone
Release date
Ebook: June 4, 2020
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