Maigret è sempre Maigret, anche quando è più dolente che concentrato

Uno dei casi più interessanti del commissario Maigret, cupo, trasudante di un'umanità dannata, perduta (come sempre nei suoi romanzi), con figure meschine e abiette che mostrano in modo palese le loro debolezze e la loro caduta di valori. Una lode alla scena della cena con delitto organizzata dal conte (o marchese, forse).

Favoloso

Simenon è il più grande a descrivere luoghi, ambienti e personaggi, le atmosfere bagnate e nebbiose o assolate e vacanziere della Francia lontana da Parigi, la miseria con o senza dignità, la piccola o la grande borghesia, tutto assorbito da un meraviglioso Maigret in questo caso assalito da flashback dell'infanzia .. Battiston è perfetto!

Un Maigret per la prima volta interdetto... molto bello. Sempre straordinario Battiston.

In assoluto, tra i 3 migliori "Maigret" di sempre