“Che uomini erano quelli. Riuscirono a salvare l’Europa con la sola forza della fede. Con l’efficacia di una formula semplicissima, ora et labora. Lo fecero nel momento peggiore, negli anni di violenza e anarchia che seguirono la caduta dell’Impero romano, quando le invasioni erano una cosa seria, non una migrazione di diseredati. Ondate violente, spietate, pagane. Unni, Vandali, Visigoti, Longobardi, Slavi e i ferocissimi Ungari. Li cristianizzarono e li resero europei con la sola forza dell’esempio. Salvarono una cultura millenaria, rimisero in ordine un territorio devastato e in preda all’abbandono. Costruirono, con i monasteri, dei formidabili presidi di resistenza alla dissoluzione. Sono i discepoli di Benedetto da Norcia, il santo protettore d’Europa. Li ho cercati nelle loro abbazie, dall’Atlantico fino alle sponde del Danubio. Luoghi più forti delle invasioni e delle guerre. Gli uomini che le abitano vivono secondo una ‘regola’ più che mai valida oggi, in un momento in cui i seminatori di zizzania cercano di fare a pezzi l’utopia dei loro padri: quelle nere tonache monacali ci dicono che l’Europa è, prima di tutto, uno spazio millenario di migrazioni. Una terra ‘lavorata’, dove – a differenza dell’Asia o dell’Africa – è quasi impossibile distinguere fra l’opera della natura e quella dell’uomo. Un paradiso che è insensato blindare con reticolati. Da dove se non dall’Appennino, un mondo duro, abituato da millenni a risorgere dopo ogni terremoto, poteva venire questa formidabile spinta alla ricostruzione dell’Europa? Quanto è conscia l’Italia di questa sua centralità se, per la prima volta dopo secoli, lascia in macerie le terre pastorali da dove venne il segno della rinascita di un intero continente? Quanto c’è ancora di autenticamente cristiano in un Occidente travolto dal materialismo? Sapremo risollevarci senza bisogno di altre guerre e catastrofi?” All’urgenza di questi interrogativi Paolo Rumiz cerca una risposta nei fortini dove resistono i valori.
© 2019 Feltrinelli (Audiolibro): 9788807736018
Data di uscita
Audiolibro: 19 luglio 2019
“Che uomini erano quelli. Riuscirono a salvare l’Europa con la sola forza della fede. Con l’efficacia di una formula semplicissima, ora et labora. Lo fecero nel momento peggiore, negli anni di violenza e anarchia che seguirono la caduta dell’Impero romano, quando le invasioni erano una cosa seria, non una migrazione di diseredati. Ondate violente, spietate, pagane. Unni, Vandali, Visigoti, Longobardi, Slavi e i ferocissimi Ungari. Li cristianizzarono e li resero europei con la sola forza dell’esempio. Salvarono una cultura millenaria, rimisero in ordine un territorio devastato e in preda all’abbandono. Costruirono, con i monasteri, dei formidabili presidi di resistenza alla dissoluzione. Sono i discepoli di Benedetto da Norcia, il santo protettore d’Europa. Li ho cercati nelle loro abbazie, dall’Atlantico fino alle sponde del Danubio. Luoghi più forti delle invasioni e delle guerre. Gli uomini che le abitano vivono secondo una ‘regola’ più che mai valida oggi, in un momento in cui i seminatori di zizzania cercano di fare a pezzi l’utopia dei loro padri: quelle nere tonache monacali ci dicono che l’Europa è, prima di tutto, uno spazio millenario di migrazioni. Una terra ‘lavorata’, dove – a differenza dell’Asia o dell’Africa – è quasi impossibile distinguere fra l’opera della natura e quella dell’uomo. Un paradiso che è insensato blindare con reticolati. Da dove se non dall’Appennino, un mondo duro, abituato da millenni a risorgere dopo ogni terremoto, poteva venire questa formidabile spinta alla ricostruzione dell’Europa? Quanto è conscia l’Italia di questa sua centralità se, per la prima volta dopo secoli, lascia in macerie le terre pastorali da dove venne il segno della rinascita di un intero continente? Quanto c’è ancora di autenticamente cristiano in un Occidente travolto dal materialismo? Sapremo risollevarci senza bisogno di altre guerre e catastrofi?” All’urgenza di questi interrogativi Paolo Rumiz cerca una risposta nei fortini dove resistono i valori.
© 2019 Feltrinelli (Audiolibro): 9788807736018
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Audiolibro: 19 luglio 2019
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Ermanno
16 dic 2020
Un’ altro bellissimo viaggio grazie a Rumiz
Marco
9 ott 2020
esposizione chiara e lineare circa l'interpretazione del nostro tempo alla luce del dualismo Europa-monachesimo benedettino. io ho trovato il testo ricco di spunti; è un interpretazione che condivido. grazie
Simone
7 apr 2021
Rumiz una garanzia. Alle radici dell'Europa
Rik
10 gen 2022
Bel percorso di Rumiz, che nn tradisce le aspettative quanto ad afflato poetico e scoperta di luoghi e personaggi. Decisamente patetico però il messaggio di Europa alla deriva e complottismo putiniano colmo di retorica pro immigrazionista senza ritegno, decontestualizzata. Pressoché ogni tentativo di descrivere la realtà che viviamo è volutamente parziale e in molt casi totalmente anacronistico. Paolo, bel libro ma la Storia e l analisi sociale è altra cosa...
Paola
15 mag 2021
Riflessioni veramente profonde e illuminanti
Katia
14 nov 2021
Illuminante e interessante viaggio spirituale dell'autore, un periplo alle radici dell'Europa, attraverso una fitta rete di abbazie e dei suoi discepoli benedettini.
Fra
13 mar 2022
I viaggi dell'anima di Rumiz sono tappe che tracciano il cammino di ognuno.
Laura
16 gen 2024
Un libro che permette di viaggiare con la mente, che aiuta a riflettere e apre la mente
Massimo
25 lug 2022
Bellissimo è bellissima la lettura
Claudio
15 feb 2020
Bello
Italiano
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