Ho dovuto lasciare…noioso

Noiosetto e ripetitivo senza fascino non sono riuscita a finirlo

Ho iniziato il libro piena di aspettative, sia per la storia sia per il lettore. Purtroppo entrambi deludenti.La storia sarebbe anche interessante se non fosse costellata di lunghissime e dettagliatissime descrizioni, che poco aggiungono alla trama e allo spessore dei personaggi.Max Paiella è adorabile con i suoi personaggi alla radio, ma qui non è proprio "sul pezzo", gli si addice di più un libro di genere leggero e con personaggi comici.Il libro si guadagna tre stelle solo per l'immenso lavoro di ricerca e documentazione che si percepisce lungo tutta la storia

Uno dei romanzi più noiosi che abbia mai letto, ho faticato moltissimo a terminarlo, spinta solo dalla curiosità di conoscere la storia della famiglia. Non è mia abitudine lasciare recensioni negative, ma trovo che in questo caso sia inevitabile: la storia sarebbe anche interessante, ma si risolve in qualche breve aneddoto personale ripetuto allo sfinimento in tutto il libro, i personaggi appaiono piatti, i dialoghi assolutamente banali e patetici, la voce narrante noiosa, nessuno spunto di riflessione, pochissimi approfondimenti storici. L’impressione è di aver letto un banalissimo romanzo rosa, non la saga di una famiglia di imprenditori che nel corso degli anni ha saputo evolversi ed affermarsi

Molto interessante ottima la lettura

Una bella storia al femminile vissuta in un particolare momento storico, tra Piemonte e Valle d'Aosta, che testimonia la forza dell'imprenditoria italiana. Bellissimo il legame tra Genia e suo padre. Altrettanto quello con il marito. La lettura, lenta e pacata, ha il ritmo dei passi di chi si avventura in montagna, godendo anche di paesaggi meravigliosi! Proprio bella questa famiglia Menabrea!Giuliana O.

Un tentativo mal riuscito di imitare “I leoni di Sicilia”. Lettura ottima.