Ci sono paesi in cui i libri sono nell’aria, le parole dei romanzi e delle poesie appartengono a tutti e i nomi dei nuovi nati suggeriscono sogni e promesse. Timpamara è un paese così, almeno da quando, tanti anni fa, vi si è installata la più antica cartiera calabrese, a cui si è aggiunto poco dopo il maceratoio. E di Timpamara Astolfo Malinverno è il bibliotecario: oltre ai normali impegni del suo ruolo, di tanto in tanto passa dal macero, al ritmo della sua zoppia, per recuperare i libri che possono tornare in circolazione. Finché un giorno il messo comunale gli annuncia che gli è stato affidato un nuovo, ulteriore impiego: alla mattina sarà guardiano del cimitero e al pomeriggio starà alla biblioteca.
Ad Astolfo, che oltre a essere un appassionato lettore possiede una vivida immaginazione, bastano pochi giorni al cimitero per essere catturato dalla foto di una donna posta su una lapide. Non c’è altro; nessun nome e cognome, nessuna data di nascita e morte.
Col tempo Astolfo è colto da un quasi innamoramento e si trova a inseguire il filo del mistero racchiuso in quel volto muto. Attorno a lui si muovono i lettori della biblioteca, gli abitanti di Timpamara e i visitatori del cimitero, estinti e in carne e ossa, con le loro storie comiche, tenere, struggenti – dal “resuscitato” alla ragazza rimasta vedova alla vigilia delle nozze, che tinge l’abito nuziale di nero e chiede ad Astolfo di unire lei e il trapassato in matrimonio.
Domenico Dara possiede il talento dei narratori orali, unito a una scrittura che sospende il tempo: qui ci regala un romanzo pieno d’incanto sui libri, sul potere delle storie, dell’immaginazione, dell’amore.
© 2022 Feltrinelli (Audiolibro): 9788807736360
Data di uscita
Audiolibro: 17 marzo 2022
Ci sono paesi in cui i libri sono nell’aria, le parole dei romanzi e delle poesie appartengono a tutti e i nomi dei nuovi nati suggeriscono sogni e promesse. Timpamara è un paese così, almeno da quando, tanti anni fa, vi si è installata la più antica cartiera calabrese, a cui si è aggiunto poco dopo il maceratoio. E di Timpamara Astolfo Malinverno è il bibliotecario: oltre ai normali impegni del suo ruolo, di tanto in tanto passa dal macero, al ritmo della sua zoppia, per recuperare i libri che possono tornare in circolazione. Finché un giorno il messo comunale gli annuncia che gli è stato affidato un nuovo, ulteriore impiego: alla mattina sarà guardiano del cimitero e al pomeriggio starà alla biblioteca.
Ad Astolfo, che oltre a essere un appassionato lettore possiede una vivida immaginazione, bastano pochi giorni al cimitero per essere catturato dalla foto di una donna posta su una lapide. Non c’è altro; nessun nome e cognome, nessuna data di nascita e morte.
Col tempo Astolfo è colto da un quasi innamoramento e si trova a inseguire il filo del mistero racchiuso in quel volto muto. Attorno a lui si muovono i lettori della biblioteca, gli abitanti di Timpamara e i visitatori del cimitero, estinti e in carne e ossa, con le loro storie comiche, tenere, struggenti – dal “resuscitato” alla ragazza rimasta vedova alla vigilia delle nozze, che tinge l’abito nuziale di nero e chiede ad Astolfo di unire lei e il trapassato in matrimonio.
Domenico Dara possiede il talento dei narratori orali, unito a una scrittura che sospende il tempo: qui ci regala un romanzo pieno d’incanto sui libri, sul potere delle storie, dell’immaginazione, dell’amore.
© 2022 Feltrinelli (Audiolibro): 9788807736360
Data di uscita
Audiolibro: 17 marzo 2022
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Stelio
8 mag 2022
Bel libro, trama originale. Un racconto velato da un fondo di struggente malinconia che già nel formato cartaceo prende fin dalle prime pagine. Nella versione in audiolibro letta dall'autore scopriamo piacevolmente questa lettura sussurrata, intimista, romantica, mai noiosa o scontata, in cui non stona neanche la cadenza del lettore vista l'ambientazione del suo romanzo. Anche nei dialoghi tra personaggi scopriamo una certa fluidità e naturalezza nella lettura di Dara che sorprende non poco. Il risultato finale è estremamente piacevole.
Maria Giovanna
31 mar 2022
Ricco di personaggi ( forse anche troppo ?! ) suggestivi a cui ci si finisce per affezionare. Evocativo di un’atmosfera delicata e poetica. Ne ho apprezzato anche la lettura dell’autore stesso che mi ha piacevolmente sorpreso. Legge quasi sussurrando ma ben si concilia col mood della storia. Consigliato!!!
Judith
16 apr 2022
Bellissimo! 5 stelle, la voce di Domenico Dara bellissima!
Alexandra
22 mag 2022
Un capolavoro.Coinvolgente ed originale in tutto il suo svolgimento.La lettura da parte dell'autore è assolutamente un valore aggiunto
Fulvia
19 mar 2022
Cinque stelle per il libro cartaceo. Uno dei libri più belli che ho letto. Felicissima quando l' ho visto come audiolibro. Mi sono messa immediatamente ad ascoltarlo..... Inascoltabile e mi chiedo perché gli scrittori non si limitano a scrivere e lasciano la lettura a dei professionisti. Se si scrive un libro non è detto che si è più adatti a leggerlo anzi è non è il solo. Voto voce narrante 1.
Simo
30 giu 2022
All’inizio sembra ricordare “Cambiare l’acqua ai fiori” di Valerie Perrin, poi comincia pian piano a delinearsi in tutta la sua originalità. La voce narrante dello stesso autore è sussurrata, delicata, calda. Consiglio la lettura in momenti tranquilli, soprattutto la sera quando silenzio e buio permettono di apprezzarne momenti di alta poesia
Paola
25 mag 2022
Libro bellissimo, scritto e letto in modo esemplare. La struttura di ogni frase sembra la composizione di mazzi di fiori. Bellissimo. Dopo averlo ascoltato acquisterò il libro cartaceo per rileggerlo e sottolineare i punti di interesse come consigliato da Astolfo. Astolfo protagonista che sarà difficile da dimenticare.
Silvia
14 mag 2022
Malinconica fluidità in parole, una lunghissima seduta anti stress in lettere e sensazioni
Simonetta
9 mag 2022
La voce narrante è troppo enfatica, didascalica, con una dizione fastidiosa perché scivolosa sulle parole, poco a tono. Il racconto in sè sarebbe anche avvincente, se non ricalcasse troppo pesantemente stilemi già sentiti (es Valerie Perrin) con risultati ben più alti. Non ci siamo, purtroppo
Ary
9 ago 2023
Piacevole ascolto. La voce narrante dell'autore perfetta, sussurrata, meravigliata e delicata.Ho adorato i nomi dei personaggi mai banali, ricercati e provenienti da un tempo passato.La descrizione della biblioteca e dei libri ne ha alimentato il mio amore, e la convinzione che i libri vadano vissuti, sottolineati, maneggiati.
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