Il libro che ogni grammar nazi dovrebbe ascoltare. Brillante. Divertente. Magistralmente letto.

Inascoltabile. Lo scoglio della recitazione pomposa è insormontabile. Una cosa arcaica e aliena.

La voce narrante un po' troppo teatrale, tuttavia il romanzo rappresenta *chiarissimamente* il dramma che vive la grammatica italiana. Sconsigliato se siete in cerca di un giallo, consigliato per amanti dell'italiano *piuttosto che* cultori della morfosintassi... XD

Originalissimo, impossibile negarlo.Molto intelligente e stimolante.A tratti risulta un po' troppo verboso. Alcuni elenchi a volte diventano stucchevoli perché molto lunghi e senza valore aggiunto. Alle 5 stelle arriva grazie alla lettura, semplicemente perfetta: il libro è tutto "in prima persona": sono sempre i personaggi a parlare, e persone del genere non possono che esprimersi come li interpreta Fabio Zulli, che è bravissimo ed è un autentico valore aggiunto. Un libro tutto di dialoghi in cui grazie a Zulli, non ci si "perde" mai, sapendo sempre chi dice cosa.(Solo un paio di errorini di accentazione che... occhio... potrebbero far rischiare a Zulli di finire sotto gli strali dei discepoli di Dionisio!)

A me è piaciuto molto ascoltare questo libro, ho apprezzato l’interpretazione: l’attore ha saputo interpretare i personaggi egregiamente, dando ad ognuno una voce e riconoscibile ed originale. Credo sia uno dei pochi libri che rendano meglio ascoltati che letti.A parer mio lo scopo di questo libro è puramente quello di far riflettere su quello che si scrive e si dice tutti i giorni, utilizzando una storia sicuramente estrema, ma che va letta con un po’ di ironia.