La censura è morta, viva la censura. Da quando quella del KGB costringeva Igor e Liana Pomerantsev, lui giornalista e lei documentarista, a lasciare la Russia insieme al figlio Peter, di acqua sotto i ponti ne è passata. Del KGB si parla solo nei film di spionaggio, il regime è caduto e la guerra fredda è finita: il modello democratico occidentale ha vinto a colpi di libera informazione. O forse no? La pluralità di voci che oggi si leva dai social media sembra il frutto maturo della vera democrazia: ciascuno può esprimere il proprio pensiero senza subire né censure né propaganda, descrivendo la realtà come appare agli occhi di chiunque. La stessa esistenza di questa pluralità però cancella l’idea di una realtà univoca e valida per tutti. “Censura tramite rumore” la chiama Pomerantsev, una vera tattica comunicativa: si inondano i social di una tale quantità di fake news che anche i contenuti verificabili si riducono a una delle tante versioni possibili e perdono il loro valore di verità. Dalle Filippine alla Cina, passando per Russia, America Latina, Gran Bretagna e Finlandia, Pomerantsev intreccia la propria storia con quella delle mutazioni subite dall’informazione mostrandoci che abbondanza e mancanza di fonti possono essere la faccia della stessa propaganda, ma soprattutto che non sempre la pluralità di opinioni significa democrazia. © 2020 Giunti Editore S.p.A./Bompiani
© 2020 Giunti Editore S.p.A./Bompiani (Audiolibro): 9788858790144
Traduttori: Andrea Silvestri
Data di uscita
Audiolibro: 15 luglio 2020
La censura è morta, viva la censura. Da quando quella del KGB costringeva Igor e Liana Pomerantsev, lui giornalista e lei documentarista, a lasciare la Russia insieme al figlio Peter, di acqua sotto i ponti ne è passata. Del KGB si parla solo nei film di spionaggio, il regime è caduto e la guerra fredda è finita: il modello democratico occidentale ha vinto a colpi di libera informazione. O forse no? La pluralità di voci che oggi si leva dai social media sembra il frutto maturo della vera democrazia: ciascuno può esprimere il proprio pensiero senza subire né censure né propaganda, descrivendo la realtà come appare agli occhi di chiunque. La stessa esistenza di questa pluralità però cancella l’idea di una realtà univoca e valida per tutti. “Censura tramite rumore” la chiama Pomerantsev, una vera tattica comunicativa: si inondano i social di una tale quantità di fake news che anche i contenuti verificabili si riducono a una delle tante versioni possibili e perdono il loro valore di verità. Dalle Filippine alla Cina, passando per Russia, America Latina, Gran Bretagna e Finlandia, Pomerantsev intreccia la propria storia con quella delle mutazioni subite dall’informazione mostrandoci che abbondanza e mancanza di fonti possono essere la faccia della stessa propaganda, ma soprattutto che non sempre la pluralità di opinioni significa democrazia. © 2020 Giunti Editore S.p.A./Bompiani
© 2020 Giunti Editore S.p.A./Bompiani (Audiolibro): 9788858790144
Traduttori: Andrea Silvestri
Data di uscita
Audiolibro: 15 luglio 2020
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Nadia
19 ott 2020
A parte alcuni momenti in cui forse l'autore si é dilungato un po' troppo, per il resto l'ho trovato interessante, stimolante, ma anche divertente e a tratti tenero. Un libro che tutti dovrebbero leggere per aprire la mente e gli occhi.
Rebecca
23 apr 2022
Stupendo. Tanti spunti di riflessione utili per capire meglio il mondo in cui viviamo, a livello politico, sociale e comunicativo. Letto molto bene. Spero che arrivi presto anche "Niente è vero, tutto è possibile" dello stesso autore, altra lettura che merita molto.
Chiara
22 lug 2023
Scritto benissimo e ben letto. (Purtroppo) sta invecchiando molto bene. Davvero consigliato.
Laura
3 set 2020
Molto interessante, un viaggio attraverso il mondo della disinformazione e di chi la combatte.
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