La follia e l'orrore hanno attanagliato la mia vita» scriveva Carrère presentando Un romanzo russo ai lettori francesi. «Di questo, e di nient'altro, parlano i miei libri». Un giorno, però, dopo aver concluso la stesura dell'Avversario, alla follia e all'orrore decide di sfuggire. Trova un nuovo amore e accetta di realizzare un reportage su un prigioniero di guerra ungherese dimenticato per più di cinquant'anni in un ospedale psichiatrico russo. Arriva così in una cittadina a ottocento chilometri da Mosca, dove tornerà poi una seconda volta, ad aspettare, quasi in agguato, che accada qualcosa. Qualcosa accadrà: un delitto atroce. La follia e l'orrore l'hanno dunque «riagguantato». Anche nella vita amorosa: un racconto erotico scritto per gioco, per «fare irruzione nel reale», precipita lui e la sua compagna in un incubo destinato a devastare le loro vite e il loro amore. Nel frattempo, il viaggio in Russia ha messo fatalmente in gioco le sue origini e il suo rapporto con la lingua della madre – e così Carrère comincia a indagare su quello che, non solo implicitamente, gli «è stato proibito raccontare»: la storia del nonno materno, il quale, dopo un'esistenza segnata dal fallimento e dalle umiliazioni, è scomparso nell'autunno del 1944, ucciso probabilmente per aver collaborato con l'occupante. «È il segreto di mia madre, il fantasma che ossessiona la nostra famiglia». Per esorcizzare quel fantasma lo scrittore compie «un oscuro percorso nell'inconscio di due generazioni», che lo porterà alla resa dei conti con un retaggio «di paura e di vergogna» e al tempo stesso alla riconciliazione con l'incombente genitrice – e marcherà la disfatta (sia pur soltanto provvisoria) di quel nemico ghignante, crudele e mostruoso che da sempre lo assedia.
© 2020 Storyside (Audiolibro): 9789152124703
Traduttori: Lorenza Di Lella, Maria Laura Vanorio
Data di uscita
Audiolibro: 4 settembre 2020
La follia e l'orrore hanno attanagliato la mia vita» scriveva Carrère presentando Un romanzo russo ai lettori francesi. «Di questo, e di nient'altro, parlano i miei libri». Un giorno, però, dopo aver concluso la stesura dell'Avversario, alla follia e all'orrore decide di sfuggire. Trova un nuovo amore e accetta di realizzare un reportage su un prigioniero di guerra ungherese dimenticato per più di cinquant'anni in un ospedale psichiatrico russo. Arriva così in una cittadina a ottocento chilometri da Mosca, dove tornerà poi una seconda volta, ad aspettare, quasi in agguato, che accada qualcosa. Qualcosa accadrà: un delitto atroce. La follia e l'orrore l'hanno dunque «riagguantato». Anche nella vita amorosa: un racconto erotico scritto per gioco, per «fare irruzione nel reale», precipita lui e la sua compagna in un incubo destinato a devastare le loro vite e il loro amore. Nel frattempo, il viaggio in Russia ha messo fatalmente in gioco le sue origini e il suo rapporto con la lingua della madre – e così Carrère comincia a indagare su quello che, non solo implicitamente, gli «è stato proibito raccontare»: la storia del nonno materno, il quale, dopo un'esistenza segnata dal fallimento e dalle umiliazioni, è scomparso nell'autunno del 1944, ucciso probabilmente per aver collaborato con l'occupante. «È il segreto di mia madre, il fantasma che ossessiona la nostra famiglia». Per esorcizzare quel fantasma lo scrittore compie «un oscuro percorso nell'inconscio di due generazioni», che lo porterà alla resa dei conti con un retaggio «di paura e di vergogna» e al tempo stesso alla riconciliazione con l'incombente genitrice – e marcherà la disfatta (sia pur soltanto provvisoria) di quel nemico ghignante, crudele e mostruoso che da sempre lo assedia.
© 2020 Storyside (Audiolibro): 9789152124703
Traduttori: Lorenza Di Lella, Maria Laura Vanorio
Data di uscita
Audiolibro: 4 settembre 2020
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Simonetta
19 mar 2023
Presuntuoso, arrogante, egocentrico, autoreferenziale, egoista, paranoico, pazzo….Carrère é tutto questo, secondo questa sorta di continua autobiografia che sono i suoi libri. Ma è anche qualcos’altro: uno scrittore eccezionale, efficace, incisivo, lucido, dallo stile personalissimo. Non posso che ammirare la sua scrittura affilata, quasi didascalica eppure così vicina all’animo umano. Lettura distante quanto basta. Bello spaccato di una personalità border-line eppure affascinante
Fausta
7 lug 2022
Non all'altezza di altre opere dell'autore, in certe parti l'ho trovato irritante, frutto di un ego sconfinato. Ma. Ci vuole anche molto coraggio a mettere se stessi così scopertamente sotto gli occhi del mondo. Un racconto personale, forse più necessario a lui che a noi. Ottimo narratore, ottima scrittura
Chiara
19 ott 2020
È una matrioska contenente differenti storie, oltre alla storia del prigioniero ritrovato ed a quella del nonno paterno, si sviluppa la storia di un amore tormentato. Anche in questo caso ho trovato Carrère ipnotico e travolgente, capace di usare la scrittura per compiere viaggi introspettivi che portano sempre ad una evoluzione. Sempre bravissimo il lettore!
patrizia
11 giu 2021
Un viaggio nel tempo, nel non detto, nel segreto. Il legame con un paese, con una lingua e con il passato. Una storia d'amore piena di passione e altri legami. Un percorso di sofferenza, disagio e amore.
Sirol
19 nov 2021
Ho amato l’alternarsi ben strutturato dei due piani narrativi il personale (le vicende intime dell’autore) e il fattuale (la sua permanenza in Russia). Ho amato meno il suo dilungarsi su elementi biografici che a mio avviso ledono le persone che circondano l’autore
Gabriele
27 lug 2021
Carrere nella sua forma più pura e nel suo stile unico. Bellissimo
Laura
27 mar 2022
Nonostante si provi una sincera antipatia per l autore ( forse voluta) e la trama risulti erratica, alla fine tutto risulta terribilmente umano e vicino.
Viviana
21 mar 2021
Un racconto semplice dalle vicende drammatiche con lieto fine . L' audiolibro è bene interpretato .
Alessandro
4 nov 2021
Bello
Cecilia
18 apr 2024
Carrère mi piace, anche se questo libro mi è sembrato meno buono di altri. Qui si toccano dei livelli di esibizionismo e narcisismo quasi fastidiosi, che permeano paradossalmente anche le riflessioni di dolorosa autocritica. Curioso del mondo interno e delle miserie psichiche degli umani, fino alla perversione, Carrère ha una capacità di descrivere i movimenti interiori delle persone davvero incredibile! Perfino le comparse hanno uno spessore.Il lettore ha un'incedere depresso, con una prosodia "distaccata" che rende benissimo.
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