Nulla a che fare con il primo diario.Temo che anche una lettura non adeguata lo faccia risultare molto, molto meno affascinante.

Il libro non è all'altezza del suo precedente. Inoltre ho trovato agghiaccianti la descrizione e il ritratto che fa della sindrome di Down. Per il resto si lascia ascoltare. Di sicuro non è da premio Nobel.

Purtroppo mi trovo nuovamente a scrivere una recensione che esula dal contenuto del libro e si concentra solo sulla sua lettura ad alta voce. Nel complesso, ho trovato voce e interpretazione piacevoli, ma mi trovo a dare una stella per la presenza di madornali errori di inglese. Il fatto che un’attrice professionista non sia in grado di informarsi sulla corretta pronuncia dei nomi inglesi che si trovano nel libro (nomi peraltro comuni, come Maureen o la parola “pudding”) mi sembra di una sciatteria inaudita. E che questi errori passino apparentemente inosservati a chi si occupa della regia e produzione del libro, è ancora più grave.

Johanne Sommers continua il suo diario. Un libro dolce, sereno come l'animo di Joanne, che però è circondata da personaggi infantili ed inqueti. Un libro che parla della vita, della gioventù,dell'essere adulti e della vecchiaia. Consiglio di leggere prima "Il diario di Joanne Sommers" in modo da comprendere meglio questo personaggio.

Mi era piaciuto il diario, ho trovato penalizzante il cambio di lettrice per il libro e per la stessa lettrice che ha dato voce e ritmo anche piacevoli, ma inadeguati rispetto alla precedente.

Meraviglioso...quanto fa riflettere...a non sprecare la vita a crearsi una famiglia...quanto è importante avere qualcuno da amare ed essere amata...in salute e in malattia....quanto è importante chiedersi