Monica
18 giu 2023
Il romanzo è interessante ma difficile da seguire se non si conosce già la storia. I vari punti di vista restituiscono l'atmosfera di un' epoca. Piacevole la lettura
ROMANZO VINCITORE DEL PREMIO STREGA 2018
«Così era finita Gerda Taro, per non aver voluto abbandonare il fronte quando non c’era più nessuna speranza, ed era rimasta ferita a morte come tanti altri, in una strada polverosa; lasciò nelle sue foto testimonianza dell’enorme delitto che era stata la guerra. Aveva dedicato la sua splendida vita a un degno compito, a una giusta causa persa.»
Questo libro racconta la vita di questa ragazza ribelle, l'amore con Robert Capa, l'avventura di fotografare e la gioia di vivere nella Parigi degli anni Trenta.
Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia.
Proprio quel giorno, avrebbe compiuto ventisette anni.
Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna.
Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt’altro motivo, a dare l’avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante.
È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro.
Ma per chi l’ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile.
© 2021 Audiolibri Salani (Audiolibro): 9788893818933
Data di uscita
Audiolibro: 11 agosto 2021
ROMANZO VINCITORE DEL PREMIO STREGA 2018
«Così era finita Gerda Taro, per non aver voluto abbandonare il fronte quando non c’era più nessuna speranza, ed era rimasta ferita a morte come tanti altri, in una strada polverosa; lasciò nelle sue foto testimonianza dell’enorme delitto che era stata la guerra. Aveva dedicato la sua splendida vita a un degno compito, a una giusta causa persa.»
Questo libro racconta la vita di questa ragazza ribelle, l'amore con Robert Capa, l'avventura di fotografare e la gioia di vivere nella Parigi degli anni Trenta.
Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia.
Proprio quel giorno, avrebbe compiuto ventisette anni.
Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna.
Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt’altro motivo, a dare l’avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante.
È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro.
Ma per chi l’ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile.
© 2021 Audiolibri Salani (Audiolibro): 9788893818933
Data di uscita
Audiolibro: 11 agosto 2021
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Monica
18 giu 2023
Il romanzo è interessante ma difficile da seguire se non si conosce già la storia. I vari punti di vista restituiscono l'atmosfera di un' epoca. Piacevole la lettura
Francesca
22 set 2021
Molto interessante, peccato per il piano temporale che varia in continuazione quindi seguire risulta ogni tanto un po’ complicato. Forse non il libro migliore da ascoltare.Ad ogni modo, scritto molto bene e coinvolgente.
Matilde
6 set 2021
Bio-fiction ricchissima e densa, ispirata alla vita altrettanto esuberante della fotografa Gerda Taro. Una struttura intricata e all’inizio difficile da seguire, perché mischia continuamente i piani temporali e spaziali, ma proprio per questo intrigante. È un bel gioco stare dietro a questa sapiente scrittura multilingue! E poi i racconti di una donna fuori dal comune tra Berlino, Barcellona, Parigi fanno vivere un’epoca lontana e affascinante, nonostante i conflitti da cui è stata attraversata. Lettura coinvolgente e ben interpretata!
Giovanna
19 ago 2021
Lettura troppo veloce
Laura
12 mar 2022
Bellissima storia, narrazione di un periodo così difficile eppure eroico, poetico e pieno di vita. Personaggi tratteggiati con amore e passione, ci si innamora di Gerda e forse un po’ di tutti.
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