Liborio Bonfiglio è una cocciamatte, il pazzo che tutti scherniscono e che si aggira strambo e irregolare sui lastroni di basalto di un paese che non viene mai nominato. Eppure nella sua voce sgarbugliata il Novecento torna a sfilare davanti ai nostri occhi con il ritmo travolgente e festoso di una processione con banda musicale al seguito. Perché tutto in Liborio si fa racconto, parola, capriola e ricordo: la scuola, l'apprendistato in una barberia, le case chiuse, la guerra e la Resistenza, il lavoro in fabbrica, il sindacato, il manicomio, la solitudine della vecchiaia. A popolare la sua memoria, una galleria di personaggi indimenticabili: il maestro Romeo Cianfarra, donn'Assunta la maitressa, l'amore di gioventù Teresa Giordani, gli amici operai della Ducati, il dottore Alvise Mattolini, Teté e la Sordicchia... Dal 1926, anno in cui viene al mondo, al 2010, anno in cui si appresta a uscire di scena, Liborio celebrerà, in una cronaca esilarante e malinconica di fallimenti e rivincite, il carnevale di questo secolo, i suoi segni neri, ma anche tutta la sua follia e il suo coraggio.
© 2020 Storyside (Audiolibro): 9789152119426
Data di uscita
Audiolibro: 13 luglio 2020
Liborio Bonfiglio è una cocciamatte, il pazzo che tutti scherniscono e che si aggira strambo e irregolare sui lastroni di basalto di un paese che non viene mai nominato. Eppure nella sua voce sgarbugliata il Novecento torna a sfilare davanti ai nostri occhi con il ritmo travolgente e festoso di una processione con banda musicale al seguito. Perché tutto in Liborio si fa racconto, parola, capriola e ricordo: la scuola, l'apprendistato in una barberia, le case chiuse, la guerra e la Resistenza, il lavoro in fabbrica, il sindacato, il manicomio, la solitudine della vecchiaia. A popolare la sua memoria, una galleria di personaggi indimenticabili: il maestro Romeo Cianfarra, donn'Assunta la maitressa, l'amore di gioventù Teresa Giordani, gli amici operai della Ducati, il dottore Alvise Mattolini, Teté e la Sordicchia... Dal 1926, anno in cui viene al mondo, al 2010, anno in cui si appresta a uscire di scena, Liborio celebrerà, in una cronaca esilarante e malinconica di fallimenti e rivincite, il carnevale di questo secolo, i suoi segni neri, ma anche tutta la sua follia e il suo coraggio.
© 2020 Storyside (Audiolibro): 9789152119426
Data di uscita
Audiolibro: 13 luglio 2020
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Renata
9 ago 2020
La lettura magistrale di Gifuni trasforma il libro in un'esperienza teatrale. Ascoltandolo si entra nel mondo di Bonfiglio Liborio e si rivive attraverso di lui il percorso di una vita semplice che subisce scelte non sue che spesso nemmeno comprende. È nel contempo un breve sunto della storia italica di quasi un secolo.Grazie a Gifuni per aver così valorizzato il bel libro di Rapino.
Carla
29 ago 2020
La solitudine di liborio suscita una tenerezza infinita... ma a farne un piccolo capolavoro è la lettura di Fabrizio Gifuni.
Elena
7 feb 2021
Come fare quando è finito? Chi prenderà il posto di Liborio? Bellissimo...in ogni parola.
Alessandra
9 set 2020
Devo comprare il libro per sapere se è il suo valore dipende dalla scrittura o dalla magistrale lettura di Gifuni. Credo comunque, che che il libro meriti moltissimo.
Rosa
9 apr 2021
Una rivelazione! Mi riferisco sia alla bellissima storia che alla superlativa lettura di Gifuni. Mi sono commossa più volte. Ne consiglio vivamente l'ascolto.
Cassandra
20 set 2020
Un capolavoro, recitato in maniera pazzesca.
Paolo
3 ago 2020
Capolavoro! Rapino e Gifuni Spettacolari
Giulia
22 gen 2023
Una interpretazione stratosferica di un gran bel libro. Come assistere a un monologo teatrale!
Giulia
22 lug 2022
Davvero bello, al punto che non so se avrei apprezzato ugualmente il semplice testo. Un monologo teatrale, mi resterà nel cuore.
Augusta
18 gen 2021
Ho amato questo libro e questo personaggio straordinario, magistralmente interpretato. Ingiustizia, solitudine, sfortuna, si abbattono sulla vita del protagonista. Con la sua incapacità di comprendere le ragioni dell'egoismo e della cattiveria umana, entra nel cuore di ciascuno di noi, invitandoci suo malgrado a riflettere sul dolore che provoca ll'indifferenza.
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