Ad una lettura contemporanea presenta numerose inprecisioni ed errori. Va letto con questa consapevolezza.

Letto e successivamente ascoltato: lettura di grande interesse e pure divertente.Non adatto a chi crede che la terra è piatta e l’universo ha circa 6 milioni di anni.Confermo l’eccezzionalitá di questo autentico capolavoro, tra evoluzione e umanità intesa come sentimento interiore, semplice come una fiaba, utilissimo per i futuri genitori, con particolare puntualizzazione dei comportamenti dei neonati, spiegazioni delle dinamiche da zero anni all’età adulta.

Forse un po datato e non so valutare se scientificamente valido.. ma da un sacco di spunti di riflessione a mio avviso illuminanti.. assolutamente da leggere

L'ho sempre visto tra i libri dei miei, a lungo aureolato di proibito, e poi non ci ho mai più pensato, fino a quando non l'ho rivisto qui... Certo è datato, in molte parti noioso, ma si capisce l'effetto dirompente che deve avere avuto alla sua uscita, alla fine degli anni Sessanta. Le considerazioni finali hanno un loro fascino d'epoca e il loro senso profondo (quanto sia pericolosa la specie umana in primo luogo per sé stessa) non ha perso di attualità.Bravo il lettore, che legge con distacco scientifico ma non freddo, non documentaristico, come invece spesso capita purtroppo di sentire.

Ascoltatelo con la mente aperta di chi vive nel 2023, immerso nei social e nella tecnologia. È vero, non sono d'accordo su tutto, ma è veramente interessante analizzare la sequenza delle informazioni. CERTAMENTE è una persona preparata.

Impressionante l'attualità. Lettura magistrale

Un grande classico della zoologia, da conoscere da parte di tutti

Portentoso ..a distanza di oltre mezzo secolo, e nonostante alcune inesattezze , e' la perfetta descrizione di quello che davvero siamo tolta la vernice del " progresso" Dovrebbe essere una lettura obbligatoria nelle scuole.

Oggettivamente un po' datato (1967!) ma direi obbligatorio da conoscere.

Decisamente datato e presenta molte teorie superate, trapela il sessismo dell’autore e la parola “negri” nella versione del 2017-2018 fa rabbrividire… detto questo, è pieno di spunti di riflessione interessanti.