La voce di Betta Cucci è perfetta per entrare nella vita della protagonista di questi racconti pubblicati fra gli anni Sessanta e Settanta. L'anima di questi scritti, che non sono necessariamente legati fra loro e possono essere letti separatamente, è rappresentata dalla forte ironia e dalla capacità di analizzare la società americana con arguzia. Il primo racconto, che dà il titolo all'opera, è il più prezioso e perfetto per introdurre temi che ritornano più volte: la maternità, la depressione, il ruolo della donna nella società consumistica.Mention speciale all'ultimo racconto, l'unico scritto nel 2020. Leggere a distanza di pochi anni di quei mesi terribili del 2020, quando le persone care morivano senza poterle salutare, spezza il cuore e nessun taglio ironico riesce a levare la sensazione di vuoto nella pancia.

Non l'ho ancora finito, ma dei tanti racconti ascoltati finora mi è piaciuto solo il primo. Indubbiamente consente di scoprire qualcosa sulla società americana dell'epoca, ma, letti oggi, questi racconti sono noiosi e non c'è nulla di davvero interessante. Non consigliato, ho deciso di lasciarlo a metà. Non ce la posso fare.

A tratti comico e a tratti tragico ma somigliante molto a quello che succede nella realtà. Consigliato