Troppo amaro e triste. Per fortuna non tutti i figli sono sdraiati e non tutti i genitori sono depressi.

Avevo questo libro sullo scaffale da troppi mesi o forse anni...beh insomma, poteva anche rimanerci. Un mix di qualunquismi, frasi paternalistiche e moralistiche del tipo "non ci sono più i giovani di una volta". Riflessioni su dislessia e altro accompagnate da: "a noi un tempo non ci seguiva nessuno e siamo ancora vivi". Per carità qualche frasetta qua e là si salva, ma per me è comunque un grande no. La tematica intergenerazionale è affrontata con superficialità e non riesco ad attribuirlo esclusivamente alla brevità del libro. Meno male che era corto, altrimenti non l'avrei neanche finito sinceramente.

Magistrale la lettura di Bisio. Splendido il capitolo sul negozio di felpe.

Fantastico !!!

Bel testo e ben letto

Un bellissimo e intelligente confronto tra generazioni!

Riflessioni di una generazione che si è più concentrata a contestare quella precedente che ad educare quella successiva, perdendosi la meraviglia quotidiana di ascoltare i propri figli e avviarli gentilmente, senza forzature, alla loro vita. Una stella al testo, forse perché un po' anacronistico e generalizzante, alla luce del fatto che oggi moltissimi giovani sono pienamente calati nella realtà che vivono e "si danno molto da fare" per loro stessi e per la società. Quattro stelle a Claudio Bisio che interpreta i sentimenti contraddittori e lo stato d'animo confuso del "padre narrante", vittima anziché parte attiva di un processo educativo quotidiano, in modo divertente ed impeccabile.

Stereotipi ne abbiamo?

Romanzo riflessivo sui figli adolescenti e il rapporto con i loro genitori. Conflitti, amore, malinconia, le occasioni perdute, sono alcuni dei temi affrontati.

Divertente e riflessivo al tempo stesso