Alessandro
3 apr 2021
Prima parte molto bella e scorrevole la seconda un po' più intricata! Lettura fantastica.
Il Castello (Das Schloß), pubblicato postumo nel 1926, è un romanzo incompiuto, spesso oscuro, paradossale e a volte surreale, centrato sui temi della burocrazia, della legge come ordine globale, dell'alienazione e della frustrazione continua dell'uomo che tenta di integrarsi in un sistema che mentre lo invita, contemporaneamente lo allontana, emarginandolo. Le vicende dell'agrimensore K. rappresentano la proiezione dell'impotenza e delle frustrazioni dell'uomo moderno, il quale si trova schiacciato da una realtà che sfugge ai suoi criteri di valutazione. Il protagonista si sente ovunque solo e alienato, il suo rapporto con il mondo esterno è completamente compromesso, e la presenza cupa e minacciosa del Castello rappresenta un'entità superiore negativa che finisce per determinare e opprimere l'esistenza dell'uomo. In questa prospettiva, si è perduto il senso di ogni cosa. Il romanzo di Kafka ha dato vita a numerose interpretazioni critiche nel corso del Novecento: da quella teologica dell'amico Max Brod curatore dell'opera, a quella psicoanalitica di Fromm e altri, da quella sociologica di Adorno, Benjamin e Lukacs a quella filosofica di Guattari e Deleuze. Traduzione di Marlene McLoughlin e Alberto Rossatti. Illustrazione di copertina di Marlene McLoughlin.
© 2019 il Narratore audiolibri (Audiolibro): 9788868163761
Data di uscita
Audiolibro: 19 aprile 2019
Il Castello (Das Schloß), pubblicato postumo nel 1926, è un romanzo incompiuto, spesso oscuro, paradossale e a volte surreale, centrato sui temi della burocrazia, della legge come ordine globale, dell'alienazione e della frustrazione continua dell'uomo che tenta di integrarsi in un sistema che mentre lo invita, contemporaneamente lo allontana, emarginandolo. Le vicende dell'agrimensore K. rappresentano la proiezione dell'impotenza e delle frustrazioni dell'uomo moderno, il quale si trova schiacciato da una realtà che sfugge ai suoi criteri di valutazione. Il protagonista si sente ovunque solo e alienato, il suo rapporto con il mondo esterno è completamente compromesso, e la presenza cupa e minacciosa del Castello rappresenta un'entità superiore negativa che finisce per determinare e opprimere l'esistenza dell'uomo. In questa prospettiva, si è perduto il senso di ogni cosa. Il romanzo di Kafka ha dato vita a numerose interpretazioni critiche nel corso del Novecento: da quella teologica dell'amico Max Brod curatore dell'opera, a quella psicoanalitica di Fromm e altri, da quella sociologica di Adorno, Benjamin e Lukacs a quella filosofica di Guattari e Deleuze. Traduzione di Marlene McLoughlin e Alberto Rossatti. Illustrazione di copertina di Marlene McLoughlin.
© 2019 il Narratore audiolibri (Audiolibro): 9788868163761
Data di uscita
Audiolibro: 19 aprile 2019
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Alessandro
3 apr 2021
Prima parte molto bella e scorrevole la seconda un po' più intricata! Lettura fantastica.
Giudy
10 lug 2023
Ok
Leonardo
6 set 2022
Assurdamente bello
Giulio
9 set 2021
La storia in sé è bella solo all'inizio, poi sono solo monologhi. Il libro ha però un grande significato: il destino è imprevedibile, bisogna vivere di più il presente, altrimenti ci si dimentica di vivere per qualcosa che può cambiare o sparire con tanta facilità, qualcosa che neanche potremmo raggiungere e che neanche potrebbe durare.
Stefania
15 gen 2022
Il più criptico e sfuggente dei romanzi di K. Lettore veramente eccellente.
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