Il ritratto di un'affascinante e colta elite ebrea in una Ferrara dipinta in tutto il suo charme durante uno dei periodi più bui della storia moderna, tra partite di tennis, escursioni sulla cinta muraria in bicicletta, teneri e tragici amori, passioni lancinanti, e mai davvero risolte, e lo spettro della brutalità e dell'efferatezza umana. Nota di particolare ammirazione per la toccante e delicata scena del confronto padre e figlio verso la fine del romanzo.

Un classico, alla Ginzburg o alla Pavese. Se vi piacciono loro, allora ne sarete estasiati.

Un libro bellissimo, poetico, che ti lascia una forte nostalgia e l'amaro in bocca, ma da leggere assolutamente. Voce meravigliosa.

La lettura di Marco Baliani porta in vita il racconto con partecipazione e rispetto. Romanzo splendido.

Non riesco ad ascoltare. Non trovo adeguata la dizione del lettore.

Voce troppo graffiata…

Una voce perfetta. Un libro dalle acute riflessioni, dilungato su ogni particolare (nel bene e nel male), toccante e schietto in tutto e per tutto...in grado di scandagliare un periodo storico quanto l'animo umano, senza sconti. Bellissima la riflessione che rivolge a Malnate sull'amore sincero.

Stupendo. Rileggerlo dopo quasi 40anni mi ha permesso di apprezzare ancora di più la sua bellezza. Un capolavoro.

A tratti un po’ lento ma molto bello

Che bello! Quanta dolcezza e amarezza tutta mescolata assieme ad una caterva di malinconia per un tempo che non c'è più. Non me lo ricordavo così bello!